venerdì 18 dicembre 2009

I restauri di Palazzo Barberini

Palazzo Barberini Fervono i lavori di restauro per completare entro la prossima primavera il recupero del piano terra dello storico palazzo Barberini, sede della nuova Galleria Nazionale d'Arte Antica. A questo scopo oltre cinque milioni di euro sono stati appena finanziati dal Ministero per i Beni Culturali: «L'intero piano - ha detto il sottosegretario ai Beni culturali - Francesco Giro, una volta allestito, ospiterà la Pittura italiana ed europea del Duecento, del Trecento e del Quattrocento con i suoi capolavori che fino ad ora sono stati conservati nei depositi della galleria per mancanza di spazio espositivo». Il nuovo stanziamento si aggiunge infatti ai 10 milioni di euro già spesi e con i quali si è provveduto alla parte iniziale del restauro con i consolidamenti, il rifacimento di tutti gli impianti, il restauro del portico e delle sale del primo piano, tutti gli spazi esterni, con i bellissimi giardini e la serra. Ma le sorprese non sono finite.

«Per festeggiare degnamente i 140 anni dalla proclamazione di Roma capitale, ha annunciato Giro, nel settembre del 2010 sarà allestita una grande mostra di arte antica italiana nelle sale di Palazzo Barberini. Saranno riunite tutte le collezioni romane presenti sul territorio cittadino di proprietà dello stato. Fra le più importanti ricordiamo quella Torlonia, la Chigi, la Corsini e chiaramente la Barberini. Raccolte che sono dislocate in altre sedi, non sempre valorizzate come meriterebbero per mancanza di spazio». Le mura del Palazzo conservano la storia dell'Urbe a partire dal periodo barocco, dal 1623 quando Maffeo Barberini salì al soglio pontificio con il nome di Urbano VIII. Si fece urgente allora l'esigenza di una residenza adatta ad una famiglia di rango papale. Fu così che Francesco Barberini, nipote del papa, provvide all'acquisto dell'area compresa tra via delle Quattro Fontane e via Pia, l'attuale via XX Settembre. Il palazzo fu realizzato da Gian Lorenzo Bernini, che subentra alla direzione dei lavori alla morte di Carlo Maderno.

Nel cantiere hanno lavorato in periodi diversi il giovane Borromini, cui è attribuita la scala elicoidale sul modello classico del Palazzo Farnese di Caprarola (VT) del Vignola, e Piero da Cortona, autore non solo dell'affresco il Trionfo della Divina Provvidenza celebrante la famiglia Barberini, ma anche di un teatro, oggi distrutto. Palazzo Barberini ospita una pinacoteca di arte antica fra le più grandi del mondo, costituita grazie a donazioni e acquisizioni. Nel corso degli anni, alle raccolte Corsini, Torlonia e Monte di Pietà, si aggiunsero le collezioni Odescalchi, Hertz e Chigi, Con i nuovi lavori di restauro di Palazzo Barberini verranno completate anche le ultime sale del Piano nobile che ospiteranno dipinti di Pietro da Cortona, Passarotti, Brill, Poussin, Bassano, oltre ai caravaggeschi. Il Palazzo diventerà sede della più ricca collezione del mondo.

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